 
				VISITA GUIDATA CASA DI RIPOSO PER MUSICISTI - FONDAZIONE GIUSEPPE VERDI MILANO
Il Gabbianomostra
Il 16 dicembre 1899 nella casa di via Manzoni 29 a Milano, Giuseppe  Verdi istituisce la Casa di Riposo per Musicisti - Fondazione Giuseppe  Verdi “nella quale raccogliere e mantenere persone dell’uno o dell’altro  sesso addette all’Arte Musicale, che siano cittadini italiani e si trovino  in stato di povertà”. Unica al mondo nel suo genere, la Casa di Riposo  è considerata l’ultimo capolavoro del Maestro di Busseto che dedica a questo  progetto gli ultimi due anni della sua vita, prima di morire nel 1901 a 88  anni.
“Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che ho  fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non  favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del  risparmio. Poveri e cari compagni della mia vita! Credimi, amico, quella Casa  è veramente l’opera mia più bella”. Così scrive Giuseppe Verdi in una  lettera all’amico Giulio Monteverde.
Su esplicita richiesta di Verdi,  la Casa viene inaugurata dopo la morte del compositore, che non desiderava  essere ringraziato da coloro che avrebbero beneficiato della sua  generosità. I primi nove Ospiti entrano il 10 ottobre 1902, giorno di nascita  del Maestro. Per statuto la Casa è aperta ai “musicisti meno fortunati, a  coloro che si siano dedicati per professione all’Arte Musicale” e fino ad  oggi più di mille persone vi hanno soggiornato tra cantanti, direttori,  coristi, orchestrali, docenti e coreuti.
Con lo scopo di realizzare  l’integrazione fra musicisti di diverse generazioni, la Fondazione nel 1998  ha proceduto ad un’integrazione del suo scopo statutario: all’ospitalità per  i musicisti più anziani, che resta comunque l’obiettivo prioritario  dell’Ente, si aggiunge l’ospitalità ai giovani studenti di musica, meritevoli  e bisognosi, che siano iscritti a scuole di musica riconosciute in  Milano. 
Una visita a Casa Verdi è un'esperienza irripetibile. Ci si  immerge nei ricordi di una residenza che ha mille vite da raccontare: non  solo quella di Giuseppe Verdi e sua moglie con i loro oggetti personali, gli  arredi, le collezioni d'arte e le rispettive tombe, ma anche quelle di tutti  gli ospiti che qui hanno vissuto in oltre un secolo di storia.
Oltre  alle Sale museali e al Salone d'Onore, e’ possibile visitare anche la cripta  di Verdi.
Costo 15€. Per informazioni e prenotazioni prenota@libreriailgabbiano.it
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